.
A seguito del conferimento del Premio Nobel a List e MacMillan, il 19 novembre 2021 si è tenuto un minisimposio sull’organocatalisi asimmetrica, patrocinato dalla SCI - Divisione Chimica Organica, per celebrare il successo e i risvolti futuri della corsa all’oro forse più famosa nell’ambito della chimica: l’organocatalisi asimmetrica. Questo articolo è un resoconto della giornata a cui hanno contribuito e partecipato numerosi ricercatori.
La Scuola ha avuto come tema “I siti contaminati”, con l’obiettivo illustrare, con approccio multidisciplinare, le innovazione nel settore della “remediation” ambientale e relativi casi di studio. L’evento ha visto la partecipazione di più di 80 ricercatori, soprattutto giovani, provenienti da varie istituzioni accademiche e di ricerca e ha rappresentato un momento di aggiornamento e di confronto sulle innovazioni nel settore del monitoraggio e delle tecnologie di bonifica sostenibile.
Dal 13 al 15 ottobre 2021 si è tenuto il congresso scientifico internazionale “Supramolecular Chemistry Days for Young Researchers”. L’evento, organizzato online, ha avuto come tema la chimica supramolecolare e le sue applicazioni, ospitando ricercatori esperti del settore, ed è stata un’occasione per promuovere l’interazione fra giovani ricercatori, con interventi su open science e sulla scrittura di progetti.
In questa nota sono riportati i principi attivi dei disinfettanti di intermedio livello, divisi in disinfettanti con un solo principio attivo, disinfettanti alcolici in cui sono sciolti altri principi attivi e disinfettanti a base di miscele di più principi attivi. I disinfettanti a intermedio livello sono utilizzati per la disinfezione di superfici, articoli e strumentazioni mediche non critiche, ossia quelle che non vengono a contatto con i pazienti o con la cute lesa o le mucose e, in particolare, sono anche i disinfettanti selezionati contro il SARS-CoV-2. Questi disinfettanti possono avere gli stessi principi attivi presenti negli sterilizzanti, negli antisettici e nei disinfettanti ad alto livello, ma usati a più bassa concentrazione e per tempi di contatto più bassi.
Poiché i biocombustibili diventano sempre più disponibili, è importante fare alcune precisazioni che sfuggono al pubblico e alla grande stampa. In particolare, se ci riferiamo ai carburanti per autotrazione, esistono, oltre ai diesel da petrolio (petrodiesel) i tradizionali biodiesel ottenuti per trans-esterificazione degli oli vegetali; oltre ad essi sono disponibili i biodiesel, definiti negli USA green o renewable e HVO (Hydrogenated Vegetable Oil) in Europa e in Italia. L’impatto di queste tipologie sulle prestazioni dei motori e sull’ambiente è diverso. Si parla quindi genericamente di biodiesel, ma sotto questo nome si nascondono prodotti profondamente diversi, sia riguardo la produzione che le caratteristiche.