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In questa nota sono riportati i premi “Responsible Care” 1919-2020 attribuiti da Federchimica alle seguenti aziende attive nel settore dello sviluppo sostenibile: LyondellBasell, per avere messo a punto un processo di riciclo molecolare di rifiuti di plastica per produrre materie prime per plastiche; Henkel Italia, per avere prodotto delle bottiglie in plastica per detergenti a base di PET trasparente completamente riciclabile; ROELMI HPC per avere prodotto componenti di cosmetici a base di trigliceridi in alternativa a sostanze siliconiche.
Un importante avvenimento nel mondo della chimica è stata la recente celebrazione, attraverso un evento organizzato dalla American Chemical Society, della successione del prof. E.M. Carreira, a seguito delle dimissioni del prof. P.J. Stang dal ruolo di Editor-in-Chief, sostenuto per quasi 12 anni, del giornale della chimica americana, universalmente conosciuto con l’acronimo JACS.
La terza edizione della Global Women’s Breakfast (GWB) si è svolta il 9 febbraio 2021 in una stretta di mano virtuale che ha coinvolto 324 colazioni da 70 Nazioni, partendo dalla Nuova Zelanda, a Sud Est asiatico, Russia, Europa, Africa e, infine, concludendo il ciclo delle 24 ore in America. In seguito al successo delle edizioni del 2019 e 2020 anche quest’anno IUPAC si è resa promotrice di un’importante attività di networking volta a connettere donne e uomini con l’obiettivo comune di riconoscere l’importanza della diversità nella scienza.
In questa nota sono riportati gli ftalati (esteri alchilici dell’acido ftalico), in gran parte utilizzati come plastificanti e presenti nella lista dell’ECHA. Da questa nota si ricava che gli ftalati da C1 a C3, salvo un’eccezione, non sono tossici; invece gli ftalati da C4 a C7 devono essere eliminati dai prodotti sul mercato per la loro tossicità; gli ftalati da C8 a C11 devono essere eliminati solo dagli articoli e dai giocattoli per bambini, salvo uno che è tossico come i C4-C7; infine gli ftalati da C12 a C18 non hanno nessuna limitazione, essendo non tossici.
I dispositivi elettronici a fine vita, generalmente smaltiti in discarica, contengono preziosi elementi, denominati terre rare, applicabili in molti settori industriali. Solo l’1% delle terre rare sono riciclate dai summenzionati residui. Questo studio si propone di verificare il trend tecnologico, attraverso l’analisi brevettuale, dei metodi per il recupero delle terre rare dalle apparecchiature elettroniche a fine vita. La ricerca dei metodi brevettati è stata effettuata sulla banca dati Orbit Intelligence, utilizzando una combinazione di parole chiave e di codici di classificazione (IPC e CPC). Il numero di depositi di domande di brevetto ha avuto un incremento a partire dal 2010. Il Giappone è il Paese con il maggior numero di brevetti, seguito da USA, Cina, Europa e Corea del Sud.