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La transizione da un’economia lineare ad una circolare è imprescindibile per garantire un modello di sviluppo economico sostenibile nel medio-lungo periodo. In tal senso, il passaggio verso una società incentrata su nuovi modelli di produzione e consumo, sulla riduzione dei rifiuti, sul riutilizzo e sulla valorizzazione delle risorse dovrà necessariamente includere grandi riconfigurazioni sociali e istituzionali, affiancate allo sviluppo di tecnologie radicalmente nuove.
La transizione verso un modello economico circolare rappresenta una missione che la realtà politica intende perseguire per ridurre l’impatto antropico sull’ambiente. In questo contesto rientra lo sfruttamento più lungimirante dei rifiuti, tra cui gli scarti lignocellulosici, fonti inestimabili di materiali di interesse chimico-industriale.
L’industria ittica produce grandi quantità di scarto. Applicare i principi di economia circolare e del cradle-to-cradle (dalla culla alla culla) a questo settore apre grandi possibilità in termini di sviluppo di nuove catene trasversali di valori con ricadute positive in diversi campi, dall’agricoltura alla cosmetica.
In questo lavoro viene proposto uno studio relativo all’uso di carboni e carboni modificati con una poliammina commerciale come adsorbente nel processo di recupero di terre rare in componenti di apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita (RAEE). L’efficienza di cattura e rilascio da parte dell’adsorbente rispetto a Y, Nd e La vengono discusse alla luce dei possibili meccanismi di interazione ed adsorbimento. È stato dimostrato che la presenza di poliammina comporta un miglioramento delle prestazioni dell’adsorbente sia in termini di efficienza di cattura sia in termini di selettività.
LIFE GOAST (Green Organic Agents for Sustainable Tanneries) (LIFE16 ENV/IT/000416) appartiene al programma europeo LIFE che sostiene e promuove la ricerca e l’innovazione sui temi ambientali e di sostenibilità. Il progetto, iniziato a luglio 2017, ha come obiettivo dimostrare l’efficacia e i benefici, su scala industriale, di una nuova tecnologia per la concia delle pelli per la produzione di articoli per il settore automobilistico, arredamento e calzatura, ponendosi come alternativa più sostenibile al tradizionale processo di concia al cromo (TCTP, Traditional Chrome Tanning Process).
Un prodotto da bioraffineria come il glicerolo è stato trasformato in derivati innovativi, per applicazione in mescole elastomeriche per pneumatici. Il fil rouge della ricerca è la sostenibilità. Le mescole con i derivati del glicerolo e con i materiali da essi originati sono caratterizzate da una maggiore integrità e da un minore impatto ambientale. È stata realizzata una ricca protezione brevettuale e attività di sviluppo sono in atto su scala industriale.
Molecole organiche selenate di interesse sintetico e biologico, come selenoli alchilici funzionalizzati, sono ottenute per reazione di selenosilani con opportuni elettrofili. In virtù della loro peculiare reattività, i selenoli sono impiegati come versatili precursori di selenoderivati organici, inclusi eterocicli selenati e derivati di sostanze naturali, caratterizzati da un’elevata complessità strutturale e da interessanti proprietà biologiche.
Chetoni ed aldeidi, sono probabilmente i gruppi funzionali più versatili in chimica organica. Possono essere trasformati in modo semplice in diverse funzionalità, come, ad esempio, ammine, alcoli, alcheni, alcani. Nel passato il loro utilizzo nella chimica di sintesi ha sperimentato un continuo progresso. Questo anche grazie al loro impiego in reazioni aldoliche e varianti, dove il chetone o l’aldeide rappresenta il partner elettrofilo o pronucleofilo. Irraggiando queste molecole è possibile ottenere i loro corrispondenti stati eccitati, caratterizzati da una reattività completamente diversa da quella dei loro stati fondamentali. Recentemente, l’utilizzo di specie eccitate, altamente reattive come queste, ha attratto grande interesse
Quali possibilità si aprono quando un sistema chimico ha a disposizione una fonte di energia? Nel caso più semplice, i sistemi si possono adattare alla presenza del carburante chimico secondo il principio di Le-Chatelier. Invece, riuscire ad immagazzinare parte di quell’energia aprirebbe scenari inesplorati, ad esempio permetterebbe di assemblare nanomateriali altrimenti impossibili. La Natura già lo fa, e carpirne i segreti può aiutarci in questa sfida tecnologica.
Trattamenti anticancro innovativi consistono nella coniugazione covalente di agenti citotossici a specifici veicoli (anticorpi, peptidi, ecc.) in grado di legarsi selettivamente ad antigeni tumorali. Mentre alcuni di questi coniugati sono già disponibili sul mercato, le attività di ricerca in campo chimico mirano al loro progressivo miglioramento, a partire da ogni componente strutturale.
Il settore conciario è uno delle poche realtà industriali, nel quale il concetto di “Made in Italy” è fortemente apprezzato in tutto il mondo. In questo articolo illustreremo come l’industria del cuoio, molto spesso considerata estremamente inquinante, ed economia circolare, non sono realtà tra di loro così distanti.