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The development of child-appropriate drug formulations still represents a challenge. It is clearly important to improve public-private partnerships that progress in creating technological platforms for developing paediatric formulations which allow better drug delivery and decrease of safety risks in child, in line with the guidelines of the regulatory agencies.
Il risultato della ricerca nell’ambito del drug delivery ha portato allo sviluppo di numerose formulazioni colloidali capaci di ottimizzare la veicolazione di farmaci facilmente degradabili o poco solubili e farmaci che per la loro limitata capacità di superare le barriere biologiche non sono in grado di raggiungere inalterati il sito d’azione. Più recentemente, una nuova classe di sistemi colloidali per il drug delivery sono stati progettati per il direzionamento attivo di farmaci. Tali sistemi sono in grado di riconoscere specifici bersagli cellulari e subcellulari ed accumularsi nel distretto d’azione dove il farmaco viene liberato.
Attualmente l’area del drug delivery ha raggiunto un ragguardevole sviluppo ed i sistemi terapeutici innovativi, alcuni dei quali consolidati ed ormai sul mercato, altri tuttora in studio, hanno portato a diversi miglioramenti nelle terapie, quali incremento nell’efficacia e diminuzione degli effetti collaterali e tossici di farmaci. L’articolo prende in esame due sistemi terapeutici iniettabili: microsfere e nanoparticelle costituite da poli-alfa-idrossiacidi.
La via inalatoria consente di somministrare farmaci sia localmente che per via sistemica in modo non invasivo, rapido ed efficace. Tuttavia ci sono ancora molti spazi di miglioramento per favorirne l’uso da parte del paziente. Per gli addetti ai lavori è un’arena ideale per fare innovazione.
Alcuni micronutrienti e i loro composti bioattivi, presenti nella dieta, come acidi grassi polinsaturi, minerali, vitamine e polifenoli, possono indurre modifiche epigenetiche con effetti a lungo termine sulla salute e sul rischio di incidenza di patologie umane, attraverso la metilazione del DNA, modificazioni istoniche ed espressione di miRNA. Questi composti bioattivi potrebbero essere affiancati o in alcuni casi anche sostituire i classici trattamenti terapeutici per combattere e prevenire, in maniera anche personalizzata, l’insorgenza di patologie, quali cancro, diabete, malattie cardiovascolari, e molte altre ancora.
Si descrive la sintesi di composti organici solforati e selenati di diverso tipo, a partire da semplici molecole per reazione con tiosilani e selenosilani. Alcuni dei prodotti ottenuti, inclusi derivati benzoselenofenici del resveratrolo, hanno evidenziato una promettente attività antiossidante.
Le proprietà meccaniche e funzionalità biologiche delle reti biopolimeriche dipendono dalla loro struttura. Utilizzando le tecniche di light scattering a basso angolo e turbidimetria, integrabili in un unico strumento, è possibile misurare dimensione dei pori, diametro e densità delle fibre e la morfologia, spesso frattale, che caratterizza tali reti.
La complessità di materiali nanostrutturati richiede lo sviluppo di tecniche avanzate per la loro completa caratterizzazione strutturale e microstrutturale. Tra di esse, i metodi sperimentali e di modeling fondati sulla Equazione di Scattering di Debye costituiscono uno strumento innovativo per determinare stechiometria, struttura, dimensioni, forma e difettività di tali materiali.
Negli impianti industriali vi sono molte potenziali sorgenti di emissione di composti tossici ed infiammabili. In questo articolo il criterio della “distanza pericolosa” viene applicato per selezionare la guarnizione dell’accoppiamento flangiato, la quale minimizzi l’estensione della zona, che potrebbe contenere un’atmosfera potenzialmente esplosiva, derivante da un possibile rilascio di NH3 in un impianto DeNOX. Questo criterio è finalizzato a migliorare il livello di sicurezza degli impianti, quando siamo in presenza di varie guarnizioni adatte per le previste condizioni di esercizio (pressione e temperatura).
L’origine e l’evoluzione della vita potrebbero essere governate da un processo chimico in cui agenti fosforilanti primordiali come l’anidride fosforica (P4O10), prodotta dal magma vulcanico, e il suo derivato trimetilfosfato (TMP), potrebbero essere usati per ottenere molto velocemente, ed in condizioni prebiotiche, diverse importanti molecole biochimiche come le proteine, alcune basi eterocicliche, l’ATP e gli isomeri dell’AMP come pure i loro oligonucleotidi.
Dal modello di atomo cubico è trascorso un secolo ma la definizione di Lewis del legame covalente come condivisione di coppie di elettroni sopravvive largamente nella pratica e nella teoria chimica.
La 36esima lettera dell’epistolario di Liebig rappresenta un excursus sulla storia di duemila anni di chimica; nel testo emerge la personale impostazione dell’Autore, in cui egli analizza, non tanto la storia, quanto la filosofia con cui è stato affrontato il pensiero scientifico; commentando soprattutto il metodo della chimica del passato e la sua evoluzione.