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Nel corso del 2015, la Divisione di Chimica Farmaceutica (DCF) della Società Chimica Italiana, nell’ambito delle iniziative miranti a riconoscere e promuovere le attività dei giovani ricercatori, ha conferito due distinti premi in occasione di eventi scientifici internazionali: il Premio per le migliori tesi di Dottorato ed il Premio DCF per i giovani ricercatori
L’impiego della chimica come arma ha caratterizzato la Grande Guerra divenendone uno dei simboli più noti. Scienziati, sostanze chimiche, tattiche e mezzi protettivi ne furono i protagonisti
La “guerra chimica”, iniziata dalla Germania che dispone di notevoli scorte di materiale chimico di guerra, pone alle potenze dell’Intesa nuovi e imprevisti problemi. In primo luogo potenziare la produzione industriale di aggressivi chimici e studiare adeguati metodi di difesa
Viene descritta l’attività della Commissione per i gas asfissianti che operò dal 1915 al 1916. Fu da essa che venne scelto il fosgene quale aggressivo su cui basare la guerra chimica di offesa dell’Italia. Un ruolo predominante nella scelta lo ebbe il Presidente della Commissione, Emanuele Paternò
Sul Carso, alle falde del Monte San Michele, nel 1916, per la prima volta sul Fronte Italiano venne utilizzato un gas asfissiante: il Fosgene. Nello spazio di poche decine di minuti migliaia di soldati italiani furono messi fuori combattimento, altri, che ancora coraggiosamente cercavano di fronteggiare il nemico furono fatti prigionieri, e hanno potuto lasciare la loro testimonianza
A Torino la Reale Accademia di Medicina con Amedeo Herlitzka e l’Associazione Chimica Industriale con Icilio Guareschi formularono interessanti proposte innovative per proteggere i soldati al fronte in caso di attacco chimico
Nel 1914 (1915 per l’Italia) il mondo sperimentò la prima guerra di massa tra “Paesi civili”; gli eserciti nazionali si avvalsero delle armi più moderne e micidiali. Tra queste invenzioni non potevano mancare le armi chimiche. E nel perenne antagonismo tra armi di offesa e di difesa, i chimici che progettavano i gas venefici per sterminare gli avversari erano chiamati ad escogitare sistemi difensivi per proteggersi dalle loro stesse scoperte. Nacquero le maschere antigas. Il personaggio cardine della presente narrazione è Angelo Angeli (1864-1931), professore di chimica organica a Firenze
Nel febbraio del 1917, su proposta del prof. Silvestro Baglioni, fu modificata l’alimentazione del soldato italiano. La variazione fu criticata con estrema durezza dal prof. Filippo Bottazzi che arrivò a scrivere che i soldati prima di Caporetto erano insufficientemente alimentati
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale numerosi intellettuali e artisti italiani si schierarono a favore dell’intervento, anche quelli che prima sostenevano il disarmo. Tra loro ci fu il chimico e storico della chimica Giulio Provenzal, militante e segretario dell’Associazione Nazionale per il Libero Pensiero
La specificità delle lavorazioni industriali basate sulla trasformazione dei sistemi dispersi, la rivisitazione della “scienza dei colloidi” in termini di “nanoscienze” e la necessità di rigorosi controlli delle “condizioni”, comportano un allargamento dello spettro applicativo delle “operazioni unitarie”. Rientrano in questa estensione trasporti come quelli di materia particolata, vivente e di informazione. Tutto ciò per l’avvicinamento ad una visione multidisciplinare integrata dei problemi tecnologici in chiave di “trasporti”
L’introduzione di siti di inversione della polarità alle estremità 5’ e/o 3’ della sequenza dell’aptamero anti-trombina (TBA) è una semplice modifica in grado migliorarne contemporaneamente la stabilità termodinamica, l’affinità per la trombina e la resistenza alle nucleasi in ambienti biologici.
Campioni di nanofibre in policaprolattone sono stati irraggiati con radiazioni gamma a dosaggi diversi, allo scopo di verificarne la compatibilità con un processo di trattamento e decontaminazione già largamente applicato nel contesto biomedicale. La diminuzione del peso molecolare medio del polimero dopo irraggiamento non ha pregiudicato l’integrità delle nanofibre e anche le proprietà termiche non sono state influenzate in modo significativo
Selenium is an essential trace element and plays a key role in some proteins that remove radicals and oxidants and thereby reduce oxidative stress. This article highlights the potential of selenium compounds in modulating damage induced by radical and molecular oxidants in inflammation and disease
Selenium is the least abundant element on earth with a defined biological role. It is involved in numerous enzymes and usually functions through efficient redox recycling. In this article we describe our work toward the synthesis of bioactive, therapeutically-useful selenium heterocycles
Da 20-30 anni a questa parte si assiste alla crescita abnorme di pubblicazioni e di riviste scientifiche, giusto in concomitanza con la progressiva riduzione dei finanziamenti governativi alla ricerca scientifica. L’operato della ricerca scientifica attuale è contaminato da distorsioni che ne minano la credibilità e ne compromettono la fruttuosità.